La dieta alcalina è una tipologia di alimentazione in cui si privilegiano “alimenti alcalini” e si limitano “alimenti acidi” e sono sconsigliati alcolici, bevande gassate e cibi molto salati.
Il principio cardine della dieta alcalina è che se dovessimo assumere cibi acidi andiamo a interferire con bilancio acido-base dell’organismo, promuovendo la perdita di minerali essenziali.
Queste alterazioni andrebbero a favorire un’acidosi di grado lieve e successivamente ci predispongono ad alcune malattie.
L’acidità di un alimento si misura sulle ceneri (minerali) che rimangono dopo la combustione.
Queste sostanze inorganiche (non metabolizzabili), possono comportarsi come acidi o basi, e avrebbero ripercussioni sul pH organico.
Gli elementi che danno luogo alla formazione di acidi, diminuendo il pH urinario, sono lo zolfo, il fosforo ed il cloro, invece i cibi alcalini sono ricchi di sodio, potassio, magnesio e calcio.
Il nostro corpo ha differenti gradi di ph in base al distretto; ad esempio il sangue è leggermente alcalino.
Ci sono diversi meccanismi che gestiscono e regolano il ph ematico (meccanismo respiratorio, meccanismo renale, sistema acido carbonico/bicarbonato di sodio).
A livello fisiologico tali meccanismi intervengono in modo efficace e questo fa sì che il ph ematico sia saldamente regolato aldilà del presunto effetto dei nutrienti.
A livello dietetico possiamo osservare un’acidosi metabolica durante un digiuno prolungato o nel caso di una dieta estremamente sbilanciata in cui l’apporto di carboidrati è minimo.
In quest’ultimo caso (diete chetogeniche) può essere utile integrare con glutammina, la quale viene utilizzata a livello renale per sintetizzare ammoniaca, la quale accetta spontaneamente un protone e viene escreta come ione ammonio, rimuovendo così ioni H+ e mitigando l’acidosi.
Sempre a livello di integrazione ci sono alcuni atleti che assumono agenti alcalinizzanti (es. bicarbonato di sodio) per neutralizzare (cioè tamponare) l’acido lattico prodotto durante sforzi estremamente intensi.
Ritornando alla dieta alcalina essa ha dei vantaggi (indiretti):
- ridurre il consumo di carne, zucchero, alcolici, alimenti confezionati
- prediligere frutta e verdura
Come svantaggio c’è il rischio di eliminare alcune categorie di alimenti e cio’ potrebbe portare carenze nutrizionali.
Sottolineiamo il fatto che ad oggi, a livello scientifico, non ci sono ancora prove sufficienti che possano suggerirci di seguire una dieta “in base al ph”.